PROGETTO

Cosa è AURUMFOLIUM

Sulla scia delle molteplici evidenze riscontrabili in letteratura scientifica, nel corso del 2017 il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, su richiesta della Società Agricola Olive Grove Partners S.r.l. (‘OGP’), ha effettuato ricerche su foglie di Arbutus unedo (Corbezzolo). Gli studi hanno evidenziato la presenza di numerosi composti polifenolici che, grazie alle loro proprietà antiossidanti, possono conferire alle foglie numerose proprietà, e quindi consentire il loro utilizzo in ambito nutraceutico e farmaceutico. Ricerche analoghe su altre piante tipiche della macchia mediterranea sono state effettuate dal DAGRI nel corso degli anni, evidenziando potenziali di utilizzo in campo nutraceutico.

Il progetto AURUMFOLIUM prevede il trasferimento delle conoscenze scientifiche acquisite dal DAGRI sulla coltivazione di piante della macchia mediterranea a due aziende agricole che si stanno proponendo come obiettivo l’ottenimento di materiale vegetale ricco in metaboliti secondari ad azione nutraceutica attraverso pratiche agronomiche a basso input ambientale. Le piante di interesse, selezionate in accordo con le aziende agricole, sono: il Cistus incanus (cisto), il Myrtus communis (mirto), il Pistacia lentiscus (lentisco), l’Arbutus unedo (corbezzolo) e l’Olea Europaea (olivo).

Grazie alla polifunzionalità di alcune classi di molecole presenti nelle loro foglie, nelle gemme e nei frutti delle piante selezionate, i derivati ottenuti possono essere sfruttati per scopi erboristici, farmaceutici, cosmetici, liquoristici, aromatici nonché per l’ottenimento di oli essenziali. Precedenti studi effettuati dal DAGRI e dall’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) su piante della macchia mediterranea hanno dimostrato la presenza di alte concentrazioni fogliari di derivati flavonoidici, che risultano fra i composti più attivi come protettori contro i radicali liberi. Le foglie di olivo inoltre sono conosciute nei testi di etnobotanica per le loro proprietà benefiche sul sistema cardiovascolari, immunostimolanti e antiinfiammatorie. I derivati ottenuti potrebbero trovare applicazione in:

– Integratori alimentari con attività antiossidante per contrastare gli effetti dannosi dei radicali liberi;

– Tinture madri o estratti idroalcolici, per curare cistiti o uretriti;

– Infusi e/o decotti per ad azione anti-infiammatoria e immunostimolante;

– Estratti idroalcolici da inserire in creme viso/corpo.

Poiché le piante selezionate sono molto diffuse allo stato spontaneo in molti ecosistemi costieri e la Maremma è un habitat perfetto per la loro coltivazione, al fine di comprovare che le ricadute oggetto della misura 16.2 in oggetto siano generalizzabili all’intero territorio toscano, il contenuto in metaboliti secondari di interesse nutraceutico riscontrato nelle piante coltivate nelle due aziende agricole interessate e localizzate in Val D’Orcia e Maremma Grossetana sarà confrontato con piante spontanee campionate all’l’Isola del Giglio, dove è  le condizioni pedo-climatiche favoriscono un accumulo di questi metaboliti.

L’obiettivo finale è quello di creare un polo di successo come quello già presente in Toscana per le piante officinali.   

Gli obiettivi specifici del progetto sono sintetizzabili in: agronomici, ambientali ed economici.

IL PROGETTO AURUMFOLIUM: un riassunto per immagini

basta scorrere lo slider per visionare tutto il progetto

Il fine ultimo di AURUMFOLIUM rimane quello di individuare, valorizzare e ottimizzare fonti di reddito alternative per le imprese agricole toscane, utilizzando sottoprodotti al momento scarsamente sfruttati quali foglie,  fiori o frutti di specie spontanee tipiche di ambienti costieri mediterranei.

UN PROGETTO IMPORTANTE PER LA TOSCANA

Share This