CORBEZZOLO

Arbutus Unedo

Denominazione: corbezzolo; ingl.: strawberry tree; fr.: arbousier comun; ted.: erdbeerbaum; sp.: madroño.

Compreso con un’altra decina di specie, alcune delle quali utilizzate anche per la produzione di frutta, nella famiglia Ericaceae, l’Arbutus unedo L. è la specie più conosciuta come corbezzolo (o albatro) in Italia. Le altre specie più note sono: Arbutus andrachne L., Arbutus andrachnoides Link, Arbutus arizonica (A. Gray) Sarg., Arbutus canariensis Duhamel, Arbutus glandulosa Mart. & Galeotti, Arbutus menziesii Pursh, Arbutus peninsularis Rose & Goldman e Arbutus xalapensis Kunth. Alcune di esse vengono coltivate, specialmente nei Paesi orientali, per la produzione di frutti a cui vengono attribuite proprietà terapeutiche. Un interesse particolare riveste per gli apicoltori della Sardegna dai quali è molto ambita per la produzione del caratteristico miele amaro prodotto dalle api che visitano i fiori di questa pianta.

Il corbezzolo è tipico ed originario del bacino mediterraneo, dove forma talvolta associazioni proprie – unitamente ad Arbutus andrachne L. ed Arbutus andrachnoides, Link mentre le altre specie sono di origine extraeuropea; è un arbusto sempreverde molto ramificato che può assumere anche un portamento arborescente e raggiungere altezze fino a 10 m. Le foglie sono di colore verde-scuro brillante nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore, alterne, da strettamente ovate a obovate, acute, serrate, con picciolo rosso. I fiori, presenti in abbondanza da settembre a dicembre, hanno petali bianchi o rosei; frutti gialli o rossi, piccoli (0.5–1 cm) a forma di botticella, sono riuniti nei rami dell’annata in infiorescenze a grappolo pendulo. La fruttificazione comincia ad agosto e dura fino a novembre. I frutti, commestibili, sono grosse bacche di colore dal giallo al rosso vivo a maturazione completa. In autunno la presenza sulla pianta di fiori e frutti ne esalta il valore ornamentale. Le varietà più diffuse, oltre alla specie standard, sono: ‘Compacta’, ‘Elphin King’, forma molto comune, compatta, che produce fiori e frutti abbondanti, ‘Quercifolia’, di minor diffusione, ‘Rubra’ con fiori rosso carico.

Si tratta di una pianta molto rustica che si adatta bene a terreni poveri di sostanza organica e di natura siliceo-argillosa. Tipica della macchia mediterranea si spinge anche in areali freddi ed umidi ed è diffusa dal livello del mare fino a circa 700–1000 m di altitudine. In generale, cresce spontanea sia in zone soleggiate e aperte sia come arbusto nel sottobosco delle leccete. Dopo il taglio la ceppaia produce numerosi polloni a rapido accrescimento.

Si coltiva esclusivamente e soltanto di recente, per la produzione di piante ornamentali da esterno mentre correntemente le fronde fruttifere vengono raccolte dalla macchia naturale.

La propagazione si effettua per talea con non poche difficoltà, anche perché esiste una forte componente stagionale che influisce sull’attitudine rizogena per cui, più frequentemente, viene propagata per seme. I semi, ricavati da frutti maturi, raccolti e privati della polpa (macerazione), vengono interrati in un terreno leggero, preferibilmente siliceo, ricco di humus. La germinazione in condizioni naturali avviene dopo due anni; per accelerare i tempi i semi possono essere vernalizzati, stratificandoli al freddo per 1-3 mesi; la facoltà germinativa è del 90%, un kg di semi contiene dai 500.000 ai 700.000 semi. Le piantine hanno una crescita lenta ma regolare e possono essere trapiantate in piena terra quando raggiungono un’altezza di 50 cm.

Gli estratti polifenolici delle foglie di questa specie sono ricchi in tannini, flavonoidi e altri acidi fenolici inclusa l’arbutina, per cui possono essere utilizzati per molteplici applicazioni nel settore farmaceutico e nutraceutico. Inoltre, il decotto di foglie e radici di corbezzolo può aiutare a combattere i dolori reumatici. I frutti della pianta, invece, sono stati tradizionalmente utilizzati come antisettici, diuretici e lassativi nella medicina popolare, mentre le foglie sono state utilizzate per le loro proprietà diuretiche, antisettiche urinarie, antidiarroiche, astringenti, depurative e antiipertensivi.

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